Via dalla pazza guerra

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Personale scolastico

Alidad Shiri è venuto nella nostra scuola per raccontarci la sua fuga dall’Afghanistan all’Alto Adige. È stato molto spaventoso ma anche toccante ascoltare la sua storia. Ha raccontato della sua infanzia bella e felice, di una vita agiata, il papà era un funzionario statale. 

Ma all’improvviso, tutto è cambiato: uccisi il papà la mamma e la sorellina. Quando aveva soli nove anni, ad Alidad la terra è stata tolta da sotto i piedi e ha dovuto scappare dal suo paese e dalla sua casa. Un luogo pieno di crudeltà e violenza. „Era normale vedere un uomo con un moncherino perché aveva perso la gamba a causa delle armi“, è stata probabilmente la frase che ti ha fatto capire che quest’uomo è nato e cresciuto in un paese in continuo stato di guerra. 

Lasciarsi alle spalle un posto terribile, ma anche perdere la sua casa. 

Si è rifugiato dapprima in Pakistan e poi ha proseguito verso paesi più sicuri e verso l’Europa. Più volte è stato costretto a lavorare in condizioni terribili per poter pagare i vari trafficanti. Lunghe camminate al caldo, notti fredde in mare aperto e molti giorni senza cibo sono state anche parte della sua fuga. Durante il lungo viaggio ha vagato per monti e per valli. A lui a volte si univano nuove persone e a volte Alidad doveva anche lasciare indietro qualcuno. Ma per quanto fosse affamato, per quanto le piante dei suoi piedi sanguinassero per aver camminato ore, non ha mai perso la speranza. 

Finalmente, a soli 14 anni, è arrivato a Bressanone dopo essersi legato sotto un Tir.

Oggi Alidad Shiri è riuscito a costruirsi una nuova vita, qui in Alto Adige. 

E’ un giornalista e da poco ha anche una laurea in filosofia. Sta girando l’Italia per promuovere il suo libro “Via dalla pazza guerra” nel quale racconta la sua storia e il suo martoriato paese. Ha presentato il suo libro anche a papa Francesco. 

Questa visita ci ha dimostrato ancora una volta che non importa quale sia il destino che si subisce, alla fine si decide da soli come affrontarlo e cosa se ne ricava.

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